Le pittule salentine nelle loro tante varianti: che bontà!

Il Salento, famoso per le sue splendide spiagge e i suoi borghi antichi, offre anche una grande varietà enogastronomica e, tra tutti i piatti tipici della zona, non si possono non assaggiare le pittule, conosciute anche come pettole.

Per prepararle ci vogliono solo acqua, sale, lievito di birra, farina e olio di semi. Queste “frittelle” di pastella da farcire a piacere sono inserite per la loro bontà e tipicità nel PAT, cioè l'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Pittule per tutti i gusti

Le pittule sono un simbolo ormai della cucina tipica salentina. Si possono gustare durante tutto l'anno, nelle loro differenti versioni. Alcuni ristoratori propongono le pittule come antipasto.

Esistono innumerevoli varianti di questa specialità culinaria: dalle pittule classiche (vuote) a quelle alla pizzaiola, alla marinara, con i peperoni, con i broccoli e tante altre.

Oltre alle più classiche pittule salate, non si possono non menzionare le gustose versioni dolci di questo prodotto salentino: inzuppate nel miele, intinte nella crema alla nocciola o nel cotto di fichi o di vini, sanno soddisfare davvero tutti i palati!

Ingredienti e preparazione delle pittule

Come si preparano? Semplice! Innanzitutto bisogna scaldare mezzo litro di acqua in una pentola abbastanza grande. L'acqua bollente sarà usata, parzialmente, per sciogliere una decina di grammi di lievito, mentre il liquido restante dovrà essere versato sulla farina, all'incirca 500 grammi.

Questo impasto dovrà poi essere lavorato a mano. In seguito si versa tutto in una pentola, sbattendo il composto per una decina di minuti circa, aggiungendo altra acqua a mano a mano, fino a quando l'impasto apparirà soffice e appiccicoso.

A questo punto si copre la pentola con uno straccio da cucina o con un coperchio e si lascia l'impasto in un luogo caldo a lievitare per circa un’ora. Dopodiché si scalda dell'olio da friggere e ci si versa dentro le palline di impasto. Le pittule, per essere pronte, devono galleggiare nell'olio caldo e devono essere dorate in maniera uniforme. Scolate nella carta assorbente sono pronte per essere mangiate calde, come piatto di contorno o da sole.