Vivi il mare attraverso un’escursione in barca a vela a Gallipoli

Tra i borghi più pittoreschi del Salento, Gallipoli occupa certamente le prime posizioni: si affaccia sulla costa ionica, con il suo centro storico nato su un isolotto calcareo ricco di bellezze storiche e artistiche.

Gallipoli da un'altra prospettiva: il mare

I greci hanno pensato bene di plasmare il cuore più antico della cittadina in un dedalo intricato e affascinante di vicoli, per preservare la popolazione e le sue case dal freddo vento di tramontana che spesso sferza, in passato come oggi, su questa terra. È qui che si nascondono vere gemme quali la barocca Cattedrale di Sant'Agata e quella di San Francesco d'Assisi, all'interno della quale è conservata la magnifica statua del Mallandrone, il ladrone dal ghigno malefico, definita dal D'Annunzio di "orrida bellezza".

Per ammirare però Gallipoli da un'altra prospettiva, l'idea migliore è quella di fare un'escursione in barca a vela alla scoperta della sua costa.

Sarà il soffiare del vento e il rumore delle onde che si infrangono sull'imbarcazione ad accompagnare la scoperta di Gallipoli dal mare, costeggiando le antiche mura e l'iconico Rivellino, quel torrione circolare prospiciente le turchesi acque gallipoline sulla cui cima in passato vi erano cannoni e catapulte per arginare le incursioni nemiche.

Si sfiora poi la meravigliosa spiaggia della Purità, con in cima l'omonima chiesetta sulla cui semplice facciata bianca spicca un bel trittico in maiolica, per poi prendere il largo alla volta di quegli isolotti che punteggiano il mare di Gallipoli.

Isole e isolotti di Gallipoli

Un'escursione in barca a vela a Gallipoli non può non includere un passaggio all'Isola di Sant'Andrea, che emerge piatta dal bellissimo mare gallipolino tra gli Scogli del Campo, dei Piccioni e di Sabbata. L'isola, che conserva ancora resti archeologici risalenti all'età del Bronzo, è completamente piatta e vi si trovano solo cespugli di macchia mediterranea e strati di sale figli delle maree: a dominare il paesaggio c'è l'imponente faro bianco risalente al 1866. Una sosta nelle acque antistanti permetterà di scoprire i bellissimi fondali corallini dove si può toccare con mano la presenza della posidonia oceanica che certifica la purezza e la salubrità di questo mare. Con un po' di attenzione è possibile scorgere il raro gabbiano corso, esemplare che nidifica eccezionalmente solo sull'Isola di Sant'Andrea.

Procedendo in barca a vela verso sud si incontrano prima Punta della Suina, penisola ricoperta di profumata macchia mediterranea, e poi Punta Pizzo: quest'ultima si riconosce dalla presenza, tra ginestre e lentischi, di una torre bianca costruita nel 1559 per volere di Carlo V, nell'ambito di un sistema difensivo nato per avvistare i nemici provenienti dal mare e che ha interessato tutta la costa salentina.