Colazione nel Salento: non perdere il pasticciotto leccese!

Materie prime genuine e una sapienza che, trasmessa generosamente di generazione in generazione, ha saputo sopravvivere e rinvigorirsi in un filo storico lungo secoli. Questo, insieme a tanto altro ancora, è rappresentato dalla cucina salentina, una tradizione gastronomica che vede le proprie radici molto indietro nel tempo e che è in grado di sfornare manicaretti capaci di deliziare persino i palati maggiormente esigenti.

Dagli antipasti ai primi, dai secondi fino ad arrivare ai dolci, in questo spicchio di Puglia si mangia volgendo uno sguardo particolare ad un territorio che rappresenta sempre e comunque base di partenza e dogma imprescindibile. A proposito di dolci, impossibile non menzionare il pasticciotto leccese, il dolce che più di ogni altro incarna l'ambito dolciario di Lecce e dintorni.

Qualche cenno storico

Come nella più verace delle tradizioni, gli ingredienti che compongono i connotati di questo dolce sono davvero molto semplici. Un pasticcino di pastafrolla dalla forma tendente all'ovale racchiude al proprio interno un cuore di crema pasticcera. Contrariamente alla più standardizzata delle pastefrolle, dall'impasto del pasticciotto leccese sono severamente banditi sia il burro sia la margarina, in favore dello strutto, il grasso animale per eccellenza.

Per quello che riguarda la sua precisa collocazione storica, la corrente di pensiero prevalente colloca il pasticciotto leccese nel Settecento. Tra le storie più raccontate vi è quella che narra della famiglia Ascalone di Galatina, la quale in onore dei festeggiamenti per San Paolo ha provveduto ad ideare un dolce che nel corso degli anni si diffonderà a macchia di leopardo.

Il pasticciotto leccese ha gradualmente saputo conquistare la fiducia e i gusti dei consumatori non solo salentini, ma di tutta Italia. Un dolce che ha saputo rompere le frontiere andando a corredare la colazione di chi vuole iniziare al meglio la propria giornata. Importante riconoscimento p dato dall'inserimento di questo nella prestigiosa lista dei prodotti agroalimentari tradizionali.

La ricetta

Per preparare la pasta frolla sono necessari:

  • 250 g di farina 00;
  • 125 g di strutto;
  • 125 g di zucchero semolato;
  • 1 uovo;
  • mezzo cucchiaino di ammoniaca;
  • scorza grattugiata di un limone.
  • Per la crema pasticcera occorrono invece:
  • 1/2 litro di latte;
  • 3 tuorli;
  • 90 g di farina 00;
  • 160 g di zucchero semolato.

Per preparare la pastafrolla, vanno uniti insieme tra loro dapprima la farina e lo zucchero, lavorandoli celermente insieme allo strutto. Man mano, vanno messe anche le uova, insieme alla scorza di limone e l'ammoniaca. La lavorazione non deve essere eccessivamente prolungata e deve proseguire finché gli ingredienti non siano amalgamati. La pasta risultante deve poi essere avvolta in una pellicola trasparente e lasciata riposare ore un paio d'ore nel frigorifero. Nel frattempo che la frolla riposa, è il momento di procedere alla preparazione della crema pasticcera. Dopo aver unito lo zucchero ai tuorli, il composto va lavorato fino a quando non abbia raggiunto un aspetto spumoso. É poi il momento della farina, che va incorporata lentamente per evitare la formazione di grumi. Dopo aver aggiunto infine il latte, il tutto va messo in pentola e fatto bollire a fuoco lento. La crema che verrà fuori sarà abbastanza densa e necessiterà di essere messa in una terrina capiente per essere fatta raffreddare. Fatti raffreddare sia la farina che l'impasto, quest'ultimo dovrà andare a foderare un apposito stampo. Nell'involucro di pasta va poi messa una manciata generosa di crema. Il pasticciotto leccese va fatto cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 15/20 minuti.