Grotte marine nel Salento: scopri le più belle

Oltre alle spiagge e ai borghi marinari, il Salento offre ai suoi visitare alcune spettacolari grotte marine. Le più belle si trovano lungo il tratto di costa che da Castro (costa orientale salentina) raggiunge il capo di Santa Maria di Leuca. Di seguito la descrizione delle grotte marine nel Salento più amate dai residenti e dai visitatori stranieri, che spesso rimangono a bocca aperta di fronte alla bellezza naturale del tratto di costa sud-orientale della penisola salentina.

Grotta Azzurra e Grotta Zinzulusa: le grotte più belle di Castro

Nelle immediate vicinanze di Castro si incontrano la Grotta Zinzulusa, la Grotta Azzurra e la Grotta Romanelli.

Molto bella è la Grotta Azzurra, chiamata così per via del colore delle sue acque. Si tratta di una grotta poco profonda, sviluppatasi nel corso del tempo in un solo ambiente. I turisti possono raggiungerla soltanto via mare, un dettaglio che non costituisce un ostacolo alla sua visita, viste le numerose escursioni che si organizzano e che consentono di ammirarla in tutta la sua bellezza.

La Grotta Zinzulusa è una delle attrattive principali di tutto il territorio. Il suo nome deriva dal termine dialettale Zinzuli, che letteralmente ricopre il significato di stracci, ma in realtà sta a rappresentare le caratteristiche stalattiti presenti al suo interno. A differenza della vicina Grotta Azzurra, la Grotta Zinzulusa può essere raggiunta in maniera semplice anche via terra. Nel corso degli anni, gli studiosi hanno rinvenuto al suo interno antiche tracce di insediamenti umani, nonché resti di animali oggi scomparsi dal nostro Paese, come ad esempio l'elefante.

Grotta del Diavolo e Grotta Porcinara: le grotte più belle a Leuca

Una delle più belle e famose grotte nel Salento è la Grotta del Diavolo, situata nei pressi del centro abitato di Santa Maria di Leuca. Nelle immediate vicinanze si trova anche la Grotta Porcinara, che insieme alla Grotta del Diavolo regalano lo spettacolo migliore ai turisti in visita nel basso Salento e alla ricerca di luoghi in cui storia e natura parlano la stessa lingua.

La Grotta del Diavolo deve il suo nome a un'antica leggenda. Gli abitanti locali in passato sentivano dei strani boati provenire dall'interno della grotta, tanto da accostarli a una presenza demoniaca. Da qui nasce poi l'associazione tra la Grotta del Diavolo e la Porta dell'Inferno, la stessa che Telemaco avrebbe oltrepassato per trovare il padre scomparso (Ulisse). In realtà i rumori sinistri sentiti nell'atrio della grotta deriverebbero più semplicemente dalle onde del mare.

La Grotta della Porcinara è chiamata così per la sua posizione, nelle immediate vicinanze del porto (Porcinara dovrebbe essere una storpiatura linguistica del termine Portinara). In passato venne utilizzata come un autentico santuario, almeno fino alla prima epoca romana, in cui il cristianesimo non era divenuto ancora la religione dell'Impero. La divinità venerata dai marinai era Zis, il corrispondente di Zeus nella cultura dei Messapi.