Itinerario storico-artistico tra le chiese di Gallipoli

La ricchezza artistica di Gallipoli è intrecciata a più fili con il mare, perché una serie di fortificazioni furono costruite sulla costa in difesa delle incursioni turche. Al mare guardano peraltro la maggior parte dei prospetti delle chiese e dei palazzi in stile barocco.

Percorrendo questo itinerario storico-artistico tra le chiese della Città Bella, si sprofonda nell'epoca dorata di Gallipoli, allorquando dal porto partiva l'olio lampante che avrebbe illuminato le strade di mezza Europa.

La magnificenza barocca di Sant'Agata

Le decorazioni sfarzose delle chiese gallipoline, opera di maestri scalpellini come Zimbalo e Cino, avevano il preciso scopo di meravigliare i fedeli. In effetti si resta a bocca aperta al cospetto dello splendore barocco di Sant'Agata, la basilica concattedrale dalla facciata riccamente decorata e scandita da nicchie di santi.

L'interno a croce latina è una galleria barocca che ospita tele di pittori salentini e napoletani. Le pale degli altari laterali sono opera del gallipolino Giovanni Andrea Coppola, mentre le tele del presbiterio e della controfacciata portano la firma del pittore napoletano Nicola Malinconico. Vale la pena soffermarsi anche davanti al pregevole coro settecentesco ritagliato in noce.

Le chiese schierate lungo la Riviera

La Cattedrale di Sant'Agata domina l'isolotto su cui sorge il borgo vecchio, un intrico di stradine costruite a mo' di labirinto allo scopo di tagliare il vento di tramontana. I palazzi e le chiese barocche sorgono lungo le riviere che seguono il circuito delle mura a mare.

Percorrendo la Riviera Cristoforo Colombo s'incontra la Chiesa di San Francesco di Paola, che vanta un pregevole altare maggiore e interessanti dipinti della seconda metà del Seicento.

L'itinerario prosegue con le balconate di gusto spagnolo e le finestre ovali del settecentesco Palazzo Tafuri. Sembra il preludio al trittico maiolico che impreziosisce il prospetto della Chiesa della Purità. L'interno celebra il Barocco con i fini intagli lignei e le tele settecentesche, mentre la sacrestia regala l'insolito spettacolo di un pavimento maiolicato a motivi floreali.

Lungo la Riviera Nazario Sauro si erge una chiesa che attrae persino chi non è avvezzo ai tour culturali. In effetti la chiesa di San Francesco di Assisi custodisce uno dei simboli di Gallipoli, la statua lignea del Malladrone, il cui ghigno irriverente ammaliò D'Annunzio e intorno al quale è fiorito un groviglio di leggende.

Il felice contrasto del Barocco di Gallipoli

Guarda il mare anche la luminosa facciata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, i cui rivestimenti in maiolica dipinta e il bianco accecante della calce rubano la scena alla decorazione plastica. Quasi affiancata è la Chiesa del Santissimo Crocifisso, ma qui il pannello maiolicato è impreziosito dai colori squillanti delle lesene che incorniciano il prospetto.

Il decoro delle facciate di queste e altre chiese confraternali accresce per contrasto la magnificenza degli interni con gli stucchi sfarzosi e i marmi policromi. È l'altra faccia del Barocco gallipolino, lezioso dentro e sobrio in superficie.