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Tra i luoghi simbolo del Salento non si può non menzionare Gallipoli, la "Città Bella" che coniuga splendidamente il notevole patrimonio storico-artistico con la bellezza paesaggistica, espressa massimamente dall'Isola di Sant'Andrea.

L'Isola di Sant’Andrea

L'Isola di Sant’Andrea si stende a poco più di un km dal pittoresco centro storico di Gallipoli, esso stesso costruito su un isolotto calcareo collegato alla terraferma da un lungo ponte e cinto da mura che ne conservano preziosi monumenti e suggestive chiese. Il punto migliore per ammirare l'Isola di Sant'Andrea è proprio la cinta muraria, che sfocia nell'imponente torre circolare chiamata Rivellino: osservarla al tramonto riflettersi nelle acque aranciate del Mar Ionio è un vero spettacolo per gli occhi.

L'isola di circa 5 ettari è totalmente piatta e sferzata dai venti che soffiano sovente a queste latitudini: non sorprende che i Messapi la chiamassero Achtotus, vale a dire terra arida. Con l'arrivo dei Bizantini, che vi eressero una piccola cappella dedicata a Sant'Andrea, l’isola acquisì il nome attuale.

Nel XVIII secolo l'isola divenne persino un pascolo per le pecore che venivano qui trasportate in barca e che trovavano refrigerio abbeverandosi alla fonte di acqua dolce presente a nord. Oggi, invece, questo piatto lembo di terra è parte del Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta Pizzo.

Un vero tesoro della natura

Vedendo l'isola dalle mura di Gallipoli, la prima cosa che si scorge è il suo bianco Faro che, dal 1886, continua ancora oggi, grazie all'ausilio di pannelli solari, ad essere guida per i naviganti nelle più buie giornate di tempesta. L'Isola di Sant'Andrea conserva inoltre ancora pochi resti dell'età del bronzo e piattaforme più recenti utilizzate nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

La vera ricchezza dell'isola è però legata alla sua preziosa biodiversità: sbarcandovi si è letteralmente travolti dai profumi della macchia mediterranea, e non è raro incontrare furtivi conigli selvatici. L'Isola di Sant’Andrea, habitat pressoché unico in Italia del gabbiano corso, sorge sulle rotte migratorie di molti uccelli, tanto che non sarà difficile, per chi decide di organizzare escursioni sul luogo, incontrare cicogne, aironi e persino il cavaliere d'Italia.

Gli amanti delle immersioni subacquee, inoltre, potranno avventurarsi nei vivaci fondali a largo dell'isola, in parte rocciosi e in parte sabbiosi: nelle limpide acque di Gallipoli, vanto dell'intero Salento, si potranno ammirare praterie di posidonia oceanica, coralli, spugne di mare e pesci colorati di varie specie.

Se si è scelto il Salento come meta delle proprie vacanze estive, può sicuramente essere un buon consiglio quello di effettuare la prenotazione con il dovuto anticipo.

Scopriamo subito perché!

Evitare i sold-out

Anzitutto va sottolineato che il Salento è ormai da diversi anni una vera icona per quel che riguarda il turismo estivo, di conseguenza per assicurarsi la sistemazione desiderata è opportuno muoversi con il dovuto anticipo se non ci si vuol accontentare delle poche soluzioni di soggiorno rimaste a disposizione.

È pur vero che in questa zona della Puglia le opportunità di alloggio sono tantissime, spaziando da alberghi a Bed & Breakfast, da case vacanza a villaggi, ma la domanda è molto alta e soprattutto è concentrata nei mesi estivi, in particolare luglio e agosto. Di conseguenza muoversi con ritardo potrebbe significare incontrare non poca difficoltà nel trovare delle camere libere, soprattutto laddove si sia interessati ad alloggiare in una specifica località.

Pernottare a un prezzo più conveniente

La possibilità che non si riescano a trovare dei posti liberi nei mesi estivi, tuttavia, non è la sola ragione per cui può essere utile prenotare in anticipo.

Evitare di temporeggiare e prenotare la propria vacanza non appena se ne ha la possibilità è importantissimo anche per risparmiare: con l'avvicinarsi della bella stagione, dunque con l'approssimarsi del periodo più "caldo" dal punto di vista turistico, è piuttosto frequente che i prezzi tendano a salire.

Questa, d'altronde, è una prassi piuttosto consolidata nel mondo turistico. Si sa che prenotare in anticipo può tornare utile non solo per risparmiare sui prezzi di soggiorno, ma anche per quelli relativi a voli e trasporti. Nel Salento sono davvero numerose le strutture ricettive che prevedono sconti speciali per chi prenota con anticipo.

Organizzare al meglio la vacanza

Prenotare in anticipo può essere un vantaggio anche dal punto di vista logistico, o comunque per organizzare la propria vacanza in modo ottimale.

Se si conosce con il dovuto anticipo in quale località salentina si andrà a soggiornare, infatti, ci si può ad esempio informare sugli eventi che si terranno nei dintorni, sulle caratteristiche del territorio, sulle spiagge più belle della zona, sui collegamenti messi a disposizione dal trasporto pubblico oppure sulla possibilità di noleggiare auto o veicoli di altro tipo.

Il Salento è una terra piuttosto vasta, basti pensare infatti che vanta circa 150 Km di costa, di conseguenza ogni sua zona presenta le proprie peculiarità, le proprie sfaccettature.

La prenotazione in anticipo può dunque essere assai preziosa anche affinché la vacanza riesca a rivelarsi impeccabile in ogni suo dettaglio.

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Al Salento del mare e delle coste incantevoli, ricche di bianchi arenili e tratti selvaggi, si contrappone quello della storia, dell'arte e delle tradizioni. Sono innumerevoli i borghi salentini che custodiscono monumenti di grande interesse, tra i quali la graziosa cittadina di Parabita.

Alla scoperta di Parabita

Parabita sorge ai piedi della collina di Sant'Eleuterio, ad appena 14 km da Gallipoli e dalle sue spettacolari spiagge. La sua anima agricola è fortemente legata alla produzione di olio e soprattutto di vino, al quale è dedicato un interessante museo nei pressi di un palmento di fine '800, sito proprio nel cuore del centro storico: tra antichi macchinari legati alla vinificazione e tra documenti d'epoca, si effettua un vero e proprio viaggio nel mondo vitivinicolo salentino.

A dominare il borgo, imponente con i suoi quattro bastioni angolari, è il Castello Angioino nato per difendere la città dalle incursioni nemiche, spesso provenienti dal mare sito a due passi. Sulla sua facciata è possibile distinguere il blasone dei Ferrari, una delle famiglie feudatarie che si sono succedute nel dominio di Parabita. Nel corso di una visita all'interno di questo edificio del 1540, si possono ammirare eleganti camere con le volte a botte, un bellissimo cortile circondato da portali a tutto sesto ed infine una cappella dedicata a San Francesco d'Assisi dove sono peraltro custodite alcune reliquie.

Dal centro storico alle grotte preistoriche

Sono molte le chiese che si possono incontrare trascorrendo una giornata a Parabita, dalla Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista, risalente al XIII secolo e custode delle spoglie del santo Vincenzo Martire, alla Basilica di Santa Maria della Coltura. L'alto campanile che affianca la chiesa diviene il fulcro dei festeggiamenti nel corso della festa patronale, con fuochi d'artificio che simulano uno spettacolare incendio. Il santuario è stato realizzato in stile neogotico nei primi anni del '900 e si distingue non solo per i mosaici che sovrastano il corridoio principale, ma soprattutto per il meraviglioso affresco bizantino risalente al XIII secolo e raffigurante la Vergine col Bambino.

Parabita è nota agli storici di tutto il mondo anche per la presenza, in località Monaci, della Grotta delle Veneri: trattasi di una cavità carsica dove sono stati ritrovati molti segni della costante presenza nel luogo dell'Uomo di Neanderthal. Tra i 18.000 reperti rinvenuti risalenti al periodo compreso tra il neolitico e l'età del bronzo, spiccano due statuette di donne incinte realizzate in osso di bue o di cavallo: sono state chiamate Veneri e sono oggi esposte nell’importante Museo Marta di Taranto.