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Considerata molto più di una semplice danza popolare, la pizzica salentina affonda le sue radici in una storia antichissima, al punto tale da poter ben essere definita l'emblema stesso di una terra forte e struggente come il Salento.

Pizzica salentina: scopriamo le sue origini

Programmare un viaggio verso gli assolati lidi del Salento e non conoscere la storia della pizzica salentina è davvero un sacrilegio.

Conosciuta non solo in Italia ma anche all'estero, la nascita della pizzica si fa risalire ai culti dionisiaci celebrati in tutte le aree dell'antica Grecia per omaggiare Dioniso, il dio del vino, dell'estasi e della liberazione dei sensi da qualsiasi condizionamento. Pare, infatti, che il popolo, ebbro di vino e sazio per le abbondanti libagioni offerte, si lasciasse andare a movimenti frenetici e sconnessi, dando vita a una danza che non segue uno schema ritmico preciso ma, al contrario, esalta la fluidità del corpo, finalmente libero di muoversi ed esprimersi al meglio.

Un'altra versione, invece, ricondurrebbe la nascita della pizzica al morso della tarantola: la persona colpita dal ragno, infatti, cadeva in uno stato catatonico, dal quale era possibile risvegliarsi solo grazie alla musica.

Con l'avvento del cristianesimo, a questi rituali considerati pagani, la Chiesa volle affiancare la mistica figura di San Paolo, il quale grazie al suo potere terapeutico e taumaturgico, poteva guarire i colpiti dal morso della tarantola con l'ausilio della preghiera.

Quali che siano le origini della pizzica salentina un dato è certo: non esiste danza al mondo che sia in grado di unire persone, anche molto distanti culturalmente tra loro, come la colorata e folkloristica taranta.

Non uno ma tanti modi per dire pizzica

Benché spesso si identifichi con la tarantella, la pizzica salentina vanta degli aspetti caratteristici propri che la rendono unica al mondo. Coreutica e ritmata, la pizzica salentina è accompagnata da diversi strumenti musicali tra cui si annoverano il tamburello, il violino, la fisarmonica, la chitarra, il mandolino, il flauto e l'organetto ed è tradizionalmente eseguita per celebrare le occasioni importanti e per ricordare i grandi avvenimenti storici che hanno reso famoso il Salento.

A seconda delle zone e delle celebrazioni, si distinguono diversi tipi di pizzica. Il più comune e più ballato è sicuramente il ballo conosciuto come "pizzica tarantata". Direttamente riconducibile al mito di Aracne - la giovane donna trasformata in un ragno dalla dea Atena, resa folle dall'invidia per la bella tessitrice -, il ballo è tradizionalmente eseguito da donne, i cui movimenti frenetici ricordano le movenze sconnesse date dal morso del ragno.

La "pizzica-pizzica", invece, prevede solo due protagonisti ma non necessariamente un uomo e una donna. Considerata una delle espressioni coreografiche più antiche del Salento, questa pizzica è danzata nelle feste private e di famiglia, alla stregua di un'occasione per ricordarsi delle proprie origini.

Troviamo, infine, la "danza delle spade": vero momento di rivalità tra gli uomini, la danza prevede movimenti ritmati e scattanti, agili e coreografici, mirati a impressionare la donna da corteggiare.

Struggente ed emozionante, questa è la pizzica salentina: una danza antica e affascinante, perfetta per divertirsi ballando liberi senza pensieri ma anche per ricordare miti, tradizioni e credenze di uno storico passato.

Gallipoli è una delle mete balneari più famose di tutta Italia. Soprattutto negli ultimi anni questa località ha attratto numerosissimi turisti, tra cui tantissimi giovani.

Una città alla moda e movimentata, ma che offre anche itinerari storici e culturali e paesaggi naturali mozzafiato. Le spiagge di Gallipoli sono all’altezza della loro fama e lasciano incantati i visitatori di tutte le età.

Gallipoli sorge sul versante ionico del Tacco d’Italia, tratto di costa che si caratterizza per la presenza di meravigliose spiagge di sabbia bianca e finissima: scopriamo insieme le più belle.

Baia Verde

Baia Verde è forse la spiaggia di Gallipoli più rinomata. Immersa in un paesaggio naturale meraviglioso, questa spiaggia si caratterizza per le sue acque limpide e la sabbia finissima.

La spiaggia è accessibile a tutti ed è l’ideale anche per le famiglie, grazie anche all’accesso al mare attraverso fondali bassi. Il paesaggio, inoltre, si presta alla pratica di vela, windsurf e snorkeling.

Ovviamente non mancano i servizi: sono numerosi gli stabilimenti balneari per chiunque voglia godersi la vacanza al mare con il massimo del comfort. Tra questi merita di essere menzionato Bikini Beach.

Bikini Beach è il luogo ideale per chi non vuole accontentarsi! Anche il design tipicamente mediterraneo in cui domina il bianco in una versione glamour contribuisce a far sentire coccolati gli ospiti.

È l’ambiente ideale per gustare un cocktail o un aperitivo in riva al mare, resi più frizzanti grazie alla musica, spesso dal vivo!

Padula Bianca

La spiaggia di Padula Bianca si trova a pochi km da Gallipoli. Le acque cristalline e la sabbia bianca caratterizzano questa baia paradisiaca: un angolo di mondo da cui godere di romanticissimi tramonti.

Qui sorge Capirinha Beach, un lido attrezzatissimo aperto fino a sera. Qui si possono gustare ottime pietanze dai sapori tipici salentini, ma anche pizze e cocktail dall’american lounge bar sulla spiaggia.

Immancabile, poi, il servizio di animazione sulla spiaggia: con zumba, acquagym e tanti altri divertimenti!

Non puoi non lasciarci il cuore sulle meravigliose spiagge di Gallipoli!

Lecce è il centro più importante del Salento, una delle destinazioni turistiche più amate dai visitatori stranieri che scelgono l'Italia per la loro vacanza estiva. Contrariamente ad altre località salentine, tuttavia, Lecce si presenta come una città visitabile durante tutto l'anno.

A seguire una proposta di itinerario per la visita alla città, con un approfondimento su cosa vedere a Lecce in un giorno.

Piazza Sant'Oronzo a Lecce

Sant'Oronzo è il patrono della città di Lecce. Un tour della città non può non prevedere una tappa nella piazza a lui intitolata, che costituisce il principale centro di aggregazione per residenti e turisti. I tanti negozi e locali aperti la rendono cuore pulsante sia per lo shopping sia per degustare i prodotti tipici locali.

Ma ciò che rende Piazza Sant’Oronzo un vero gioiello sono i suoi monumenti storici. Su tutti, il Teatro e Anfiteatro Romano, la cui maestosità sopravvive ai millenni, e l’elegante Sedile.

Accanto al Sedile, centralissima nella piazza, si trova la Chiesetta di san Marco, mentre di fronte all’Anfiteatro si erge la Chiesa di Santa Maria della Grazia. Entrambe le costruzioni risalgono al XVI secolo.

A controllare tutto dall’alto troneggia la statua di Sant'Oronzo, in cima a una colonna nel cuore della piazza. Ogni anno, il monumento dedicato al patrono della città è tra i più fotografati dai turisti in visita a Lecce.

Il castello Carlo V

A meno di 10 minuti a piedi da piazza Sant'Oronzo si trova il Castello Carlo V, simbolo del transito dell'illustre imperatore a Lecce. L'edificio venne realizzato nella prima metà del XVI secolo, su volere dello stesso re.

Il castello non rivestì mai la funzione di abitazione del sovrano. Infatti, durante la sua lunga storia assunse un ruolo strategico per la difesa del territorio. Oggi il maniero ospita durante tutti i 12 mesi dell'anno alcune interessanti mostre di interesse nazionale, patrocinate dal Comune e, nello specifico, dall'Assessorato alla Culturale (la cui sede è proprio all'interno della costruzione).

La sala più bella da visitare è il Salone della Duchessa. Il Castello è visitabile tutti i giorni della settimana, tutto l’anno. Per gli orari di apertura e chiusura, si invita a verificare il sito ufficiale dell'edificio.

La Basilica di Santa Croce

Gli amanti dell'arte conoscono Lecce soprattutto per il Barocco leccese, una particolare corrente artistica sviluppatasi tra il Cinquecento e Seicento.

L'emblema del Barocco leccese è senz’altro la Basilica di Santa Croce, che lascia senza fiato i visitatori già quando si imbattono nella facciata riccamente decorata. La Basilica si trova a circa 500 metri dal Castello di Carlo V, vicino ai Giardini Pubblici della Villa Comunale.

Il Duomo di Lecce

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è il monumento religioso più importante ospitato a Lecce. L'attuale aspetto deriva dai lavori di restauro eseguiti nella seconda metà del XVI secolo dall'architetto leccese Zimbalo.

A poca distanza si erge anche il maestoso Palazzo del Seminario, che insieme al Duomo crea un’atmosfera calda e raccolta nella piazza che ospita questi monumenti.

Tra le altre Chiese di Lecce, degne di una visita sono quelle di San Matteo e di Sant'Irene.

Lecce ha tanto da offrire ai suoi visitatori, anche a livello gastronomico: non lasciare la città senza aver assaggiato un pasticciotto leccese, magari accompagnato da una tazzina di caffè in ghiaccio con latte di mandorla!